Donne
Perché le donne sono così ostili con le altre donne?
Quando accade qualcosa di grave come, ad esempio, una violenza, la maggior parte dell'opinione pubblica si scaglia con cieca brutalità, contro la vittima.
Perché?
Perché, quando la vittima è una donna, si cerca a tutti i costi di giustificare l'aggressore?
Quei se l'è cercata, poteva starsene a casa sua, sicuramente le è piaciuto.
Ma perché?
Mi rendo conto che viviamo ancora in una società maschilista e patriarcale e dobbiamo lavorare ancora tanto per ottenere quello che ci spetta di diritto ma, perché almeno tra donne, non siamo solidali?
Cosa spinge una donna a puntare il dito contro un'altra donna dopo aver subito un qualsiasi tipo di violenza, per altro, con la ferocia con cui viene fatto?
Può capitare a tutte di subire una violenza, non c'è bisogno di andare in giro mezze nude.
Potrebbe anche capitare mentre si torna dal lavoro o dalla spesa o dalla palestra.
Capita di essere aggredite dall'ex rifiutato e anche lì, non si sa come, si tende a dare la colpa alla donna.
Perché, forse, non doveva rifiutarlo?
Perché dobbiamo sempre fare quello che ci viene detto da padri, mariti, compagni, spasimanti e se non lo facciamo e veniamo aggredite è colpa nostra?
Donne, perché non siamo solidali tra di noi e, da qualsiasi situazione, facciamo sempre uscire l'uomo aggressore vincitore.
Forse perché, se una donna ha il coraggio di prendere in mano la propria vita e viverla da donna indipendente, può scatenare una specie di gelosia in quelle che, invece, quel coraggio o quella opportunità non ce l'hanno?
E' quindi più facile puntare il dito e dire "visto? Se fosse stata al suo posto non sarebbe successo" e giustificare così la loro inerzia?
Non lo so. L'unica cosa che so è che noi donne potremmo fare la differenza.
Nel modo di reagire agli uomini che ci vorrebbero quiete, ubbidienti e caste.
Nel modo di crescere i figli, insegnando il rispetto per il prossimo.
E soprattutto nel modo di trattare una donna aggredita, violata o semplicemente libera di vivere la sua vita come meglio crede.
Quei se l'è cercata, poteva starsene a casa sua, sicuramente le è piaciuto.
Ma perché?
Mi rendo conto che viviamo ancora in una società maschilista e patriarcale e dobbiamo lavorare ancora tanto per ottenere quello che ci spetta di diritto ma, perché almeno tra donne, non siamo solidali?
Cosa spinge una donna a puntare il dito contro un'altra donna dopo aver subito un qualsiasi tipo di violenza, per altro, con la ferocia con cui viene fatto?
Può capitare a tutte di subire una violenza, non c'è bisogno di andare in giro mezze nude.
Potrebbe anche capitare mentre si torna dal lavoro o dalla spesa o dalla palestra.
Capita di essere aggredite dall'ex rifiutato e anche lì, non si sa come, si tende a dare la colpa alla donna.
Perché, forse, non doveva rifiutarlo?
Perché dobbiamo sempre fare quello che ci viene detto da padri, mariti, compagni, spasimanti e se non lo facciamo e veniamo aggredite è colpa nostra?
Donne, perché non siamo solidali tra di noi e, da qualsiasi situazione, facciamo sempre uscire l'uomo aggressore vincitore.
Forse perché, se una donna ha il coraggio di prendere in mano la propria vita e viverla da donna indipendente, può scatenare una specie di gelosia in quelle che, invece, quel coraggio o quella opportunità non ce l'hanno?
E' quindi più facile puntare il dito e dire "visto? Se fosse stata al suo posto non sarebbe successo" e giustificare così la loro inerzia?
Non lo so. L'unica cosa che so è che noi donne potremmo fare la differenza.
Nel modo di reagire agli uomini che ci vorrebbero quiete, ubbidienti e caste.
Nel modo di crescere i figli, insegnando il rispetto per il prossimo.
E soprattutto nel modo di trattare una donna aggredita, violata o semplicemente libera di vivere la sua vita come meglio crede.
Invito a leggere: https://www.neodemos.info/articoli/ancora-una-cultura-piena-di-stereotipi-sulle-donne/
RispondiEliminaPurtroppo non si è compreso che ciò va condannata è la violenza in ogni suo nefasta manifestazione su uomo e donna. Il supporto morale, l'aggregazione sociale, le manifestazioni, le denunce, vanno sicuramente fatte ma se comprendiamo che la differenza è giusta, giacché l'individuo è un entità unica, come IO non globalizzato, questo avviene solo nell'accettazione
dell' individuo, nella sua forma, nella sua cultura, nel suo colore, nella sua sessualità e nella sua intima espressione. La presa di coscienza è nella condanna della violenza, nel rispetto della vita e della sua espressione in ogni sua forma, siamo parte dell'universo non un identità al di sopra del Creato.
Esattamente, io ho preso come esempio la donna perché la mia domanda era perché le donne si scagliano contro altre donne ma è normale che aborro ogni tipo di violenza.
RispondiEliminaGrazie per il suo contributo